Calabria sempre inadempiente sui Lea, gli investimenti in sanità si sono rivelati inutili

L'assistenza continua a segnare il passo e il governatore Occhiuto comincia a manifestare tutto il suo disappunto per il taglio delle risorse

In Calabria, l’analisi degli adempimenti Lea, le prestazioni sanitarie che la Regione deve garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket, dimostra che nel decennio 2010-2019 la percentuale cumulativa totale di adempimento è del 59,9% (media Italia 75,7%): ovvero il 40,1% delle risorse assegnate nel periodo 2010-2019 non ha prodotto servizi per i cittadini.

E’ quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe su “L’autonomia differenziata in sanità” realizzato per esaminare le criticità del testo del DdL Calderoli e analizzare il potenziale impatto sul Servizio sanitario nazionale delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di tutela della salute.
    <Nel 2020 il punteggio totale – riferisce una nota della Fondazione – degli adempimenti della Regione ai Lea è di 129,4 (punteggio max 300)>. Il rapporto arriva proprio nel momento in cui il governatore della Calabria manifesta tutto il suo disappunto per i possibili taglie delle risorse da parte del governo centrale.

E’ quanto emerge dal report della Fondazione Gimbe su “L’autonomia differenziata in sanità” realizzato per esaminare le criticità del testo del DdL Calderoli e analizzare il potenziale impatto sul Servizio sanitario nazionale delle maggiori autonomie richieste dalle Regioni in materia di tutela della salute.
    <Nel 2020 il punteggio totale – riferisce una nota della Fondazione – degli adempimenti della Regione ai Lea è di 129,4 (punteggio max 300)>. Il rapporto arriva proprio nel momento in cui il governatore della Calabria manifesta tutto il suo disappunto per i possibili taglie delle risorse da parte del governo centrale.

Secondo l’analisi di Gimbe la Calabria si posiziona ultima tra le regioni e province autonome ed è risultata inadempiente secondo il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) perché ha registrato un punteggio insufficiente nell’area della prevenzione (32,73 su 60), nell’area distrettuale (48,18 su 60) e nell’area ospedaliera (48,44 su 60). Nel 2021 il punteggio totale degli adempimenti della Regione ai Lea è di 160 (punteggio max 300). Secondo l’analisi Gimbe la Calabria si posiziona penultima tra le regioni e province autonome ed è risultata inadempiente secondo il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) con un punteggio insufficiente in tutte e tre le aree monitorate (prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera). Nel 2022 l’aspettativa di vita alla nascita è pari a 81,7 anni (media Italia 82,6 anni).
    <Dall’analisi della mobilità sanitaria nel periodo 2010-2021 – segnala la Fondazione Gimbe – emerge che la regione ha accumulato complessivamente un saldo negativo pari a 2.969.350.012 euro. Il raggiungimento degli obiettivi della Missione Salute del Pnrr è strettamente legato alle performance della regione, in particolare: per raggiungere il target 2026 di assistere almeno il 10% della popolazione over 65 in Adi la Regione deve aumentare i pazienti assistiti del 416%; sono presenti 3,80 infermieri ogni mille abitanti. La regione è sotto la media nazionale pari a 5,06>”. (ansa)

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